CORPI SONORI_Strumenti musicali dal mondo

CORPI SONORI_Strumenti musicali dal mondo

COMUNE DI SAMUGHEO

MURATS_Museo Unico Regionale Arte Tessile Sarda

Museo delle Culture del Mondo e delle Musiche dei Popoli – Castello D’Albertis

Echo Art

 

presentano

 

“CORPI SONORI”

Strumenti musicali dal mondo

dal 29 Aprile  2016

al 10 Luglio 2016

 

 Il MURATS e il Comune di Samugheo, in collaborazione con l’Associazione Echo Art e il Museo delle Culture del Mondo e delle Musiche dei Popoli – Castello D’Albertis – di Genova, presentano “Corpi Sonori”, una mostra dedicata al suono e agli strumenti musicali.

Il progetto, a cura di Anna Rita Punzo, presenta una selezione di strumenti musicali della tradizione Sarda e di diverse Culture del Mondo, che consentirà ai visitatori di ammirare le decorazioni, le policromie e i materiali impiegati per dar forma a “corpi sonori” di elevato valore storico-artistico, simbolico e sociale.

Il suono è stato uno dei primi sistemi con cui l’uomo ha cercato di interagire con l’esterno e con i propri simili, finché la funzione del riprodurre suoni è divenuta, col tempo, una prassi di integrazione tra soggetti della stessa comunità, creando così quei presupposti di caratterizzazione identitaria delle società ma anche dei territori. La produzione del suono è una componente fondamentale della vita umana, soprattutto quando questa diventa musica in quanto i suoni possono modificare profondamente il nostro stato psicologico e fisico. In questa mostra si ha la possibilità di osservare quei “corpi” (di diverse epoche) che ci permettono di osservare lo sviluppo temporale dell’evoluzione del suono.

L’allestimento si articola attraverso un percorso di circa 180 strumenti, organizzato in due sezioni: ‘Sardegna‘ e ‘Resto del Mondo‘; quest’ultima comprende manufatti provenienti da Europa, America, Africa, Australia, Indonesia, Tibet, Giappone, India e Cina.

I pezzi, messi a disposizione da collezionisti nazionali e artigiani isolani specializzati nella produzione di strumenti della tradizione popolare, comprendono oggetti di particolare pregio come il liuto indiano, la cetra tubolare del Madagascar, la Saratovskaia Garmoshka russa, S’affuente di fabbricazione tedesca ed altri ancora,  cronologicamente ascrivibili ad un periodo  compreso tra gli inizi del XVIII secolo e i giorni nostri.  Degni di nota gli strumenti realizzati impiegando osso, pelli e vesciche animali, canne, zucche e altri materiali di origine naturale, che si configurano come una sintesi del mondo naturale stesso.

La mostra vuole essere un progetto di carattere interculturale e pluridisciplinare, capace di indagare tematiche di tipo musicale, antropologico e manifatturiero, anche attraverso il contributo dei documenti audiovisivi realizzati dall’etnomusicologo Fabio Calzia.

Dal 29 Aprile al 10 Luglio 2016, il MURATS diventa palcoscenico di “un’orchestra internazionale” che intende mettere in luce i rapporti, le differenze e le similitudini che intercorrono tra i “corpi sonori” selezionati per rappresentare la Sardegna e il Mondo.

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